1. |
Grano Pagano
00:41
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instrumental
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2. |
Aratro
04:05
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ARATRO
Taglia solleva e rivolta
Incide ed asporta
Con forza di bue
Pugnale nel ventre materno
Prepara all'inverno
Il terreno del poi
Pensate a noi
Come versoi
La terra aperta chiama
Semi per nuovi granai
Cibo di ricchi e plebei
La terra aperta chiama
Tutti noi
Prima del vomere il coltro
S'appresta all'incontro
Col suolo che ha già
Dato ai suoi frutti la forza
Restando una scorza
Ch'è sterile ormai
Pensate a noi
Come versoi
La terra aperta chiama
Semi per nuovi mugnai
Cibo di ognuno di noi
La terra aperta chiama
Semi per nuovi granai
Cibo di ricchi e plebei
La terra aperta chiama
Tutti noi
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3. |
Nel Tempo Della Semina
04:18
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Nel Tempo della Semina
Semi nati da una spiga
Seminati da una mano
Ben posati tutti in riga
Penetrati nel terreno
Destinati a crescer piano
Per un altro anno almeno
Mare terra attende lieta
Zolle aperte già bagnata
Procreare è la sua meta
Generosa nel donare
Rigogliosa se appagata
Ama farsi corteggiare
Nel fecondare il terreno compiendo ampi gesti sotto un cielo terso
Anche il forese più accorto non riesce ad arginare
L'inevitabile abbondanza di seme disperso
E stormi di uccelli affamati e appagati gioiscano di tanto spreco
Sia gaudio per tutti ancora trionfi la vita
E bocche sazie dican grazie e ne cantino l'eco
Semicapro guida il coro
Semicerchi e semilune
Alterando un semitono
Danze aperte in semicrome
Risultato assai comune
Semisfera nell'addome (Sai come? Eccome!)
Nel fecondare il terreno ritornano gesti che niente hanno perso
Nel fecondare il terreno compiendo ampi gesti sotto un cielo terso
Anche il forese più accorto non riesce ad arginare
L'inevitabile abbondanza di seme disperso
E stormi di uccelli affamati e appagati gioiscano di tanto spreco
Sia gaudio per tutti ancora trionfi la vita
E bocche sazie dican grazie e ne cantino l'eco
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4. |
Piccola Storia Messoria
03:48
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Piccola Storia Messoria
Biondi caduti sul campo a migliaia
Tutto compiuto prima che il sole scompaia
Cala improvvisa la falce messoria
Un'altra stagione s'aggiunge alla storia
Chicchi di vita fanno la nanna
Dentro la spiga secca e gialla
Io me li mangerei
Ma li portano via
Stringo le zampe e corro
Fuggi dal nido abbandona gli steli
Salta nel fosso ripara tra i meli
Dimentica l'oro in cui tu vivevi
Tesoro dell'uomo tu niente ricevi
L'inverno arriverà
La scorta finirà
Colpa dell'uomo se
I miei figli morranno
E marzo non vedranno
Ma verrà il giorno in cui
Morirà pure lui
Che uccise il mio papà
Con un colpo di zappa
Mentre mi urlava: "Scappa!"
Quelli che muoion li mangia la terra
I frutti del suolo li mangia chi muore
Ed è l'orgoglio che
L'uomo alimenta in sé
Che spegne gli occhi suoi
Non vede non vede
Non vede eppure crede
D'essere stato lui
Intelligente lui
Onnipotente lui
A crescere il campo
E dominare il tempo
La madre del grano si strugge
Nell'ultime piante rifugge
È vecchia e regina
E aspetta la sua bambina
Che in un anno soltanto
Per uno strano incanto
Nella sua tarda età
La nuova dea partorirà
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5. |
Vade Aratro Satana
00:43
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instrumental
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6. |
Il Diavolo in Carrozza
03:50
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IL DIAVOLO IN CARROZZA
Un tuono squarcia l'aria nel cielo scuro e denso
Sul tetto dell'asilo e io sai cosa penso?
È il Diavolo in carrozza!
Durante un temporale
Alla fine dell'inverno
Forse ricordo male
Ma guardavo dall'interno
Coi miei piccoli compagni
Tutti i fulmini ed i lampi
E le pozze come stagni
E la pioggia sopra i campi
E non so se è la paura
Che volevano nascesse
Nella nostra mente pura
Aspettando che piovesse
Ci dicevano parole
Che non potevam capire
A cinque anni chi lo vuole?
Chi ne ha voglia di morire?
Ci dicevano
È il Diavolo in carrozza
Me lo pensavo grosso
La faccia tonda e sozza
Ma felice come un gatto
È il Diavolo in carrozza
A spasso con la moglie
Immagine un po' rozza
Sotto mentite spoglie
Ed io immaginavo i dettagli
Com'erano fatti carrozza e cavalli
Ed io immaginavo i dettagli
Zoccoli, briglie, fibbie e fermagli
Ci facevano cantare
Piove piove viene il sole...
Solo il sole non veniva
Ma noi ci si divertiva
A intonar la filastrocca
Per la gioia della bocca
Ci dicevano
È il Diavolo in carrozza
A spasso con la moglie
Immagine un po' rozza
Sotto mentite spoglie
Ed io immaginavo i dettagli
Com'erano fatti carrozza e cavalli
Ed io immaginavo i dettagli
Zoccoli, briglie, fibbie e fermagli
Ma paura non faceva
E un po' mi divertiva
Pensare a quel povero diavolo
Costretto dalla moglie a uscire
Con quel tempo del cavolo
Più che starsene a dormire
La consorte grassa e bella
La mia immagine era quella
La mia idea rimane questa
Lei vera padrona del cielo in tempesta
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7. |
Vita Vitae
00:42
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Strumentale
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8. |
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Incrocio il tuo sguardo di sopra il bicchiere
È sempre un piacere
Suonare il cristallo cin cin cinquecento di questi altri dì
Il rosso granato, rubino, scarlatto
Io posso sentire del vino l'effetto
E l'affetto che sono sicuro
Di vino non è
E vedere che sulle tue labbra anche il vino si aggrappa lasciando
Per dono il colore dei re
La porpora di un manto che
Non per dispetto e non senza rispetto
Ebbene lo ammetto
Ti porterei via
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9. |
Vendemmia
03:20
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Stralcia con avida gioia
Quello che toglie alla pianta
Lo prende e lo getta di peso sul carro
Lo porta lontano da chi l'ha cresciuto
Lo porta nel buio ne spreme la polpa
Lo schiaccia, riduce in poltiglia e sfigura
Colti nel fiore del loro splendore
I grappoli passano a vita migliore
La vite spogliata, amante tradita, ingannata
D'un tratto capisce
L'uomo la cura la illude con ogni premura
E i suoi frutti rapisce
Lo scorda ogni anno dimentica d'ogni settembre
Lei spera da madre morbosa (egoista) di avere quei figli per sé
E vederli morire quando si allungano le ombre
Tra le sue braccia nodose più vecchie di te
Colti nel fiore del loro splendore
I grappoli passano a vita migliore
Vendemmia
Reclama
Vendetta
Che si consuma per mezzo del vino
Il sangue che lega allo stesso destino
Il misero, il re, l'ubriaco assassino
Il folle, la madre che uccide il bambino
L'amante impazzito, il ricco meschino
Chi illuso si crede strumento divino
Il vino innocente
Il figlio gioioso
Di una madre egoista
E di un padre furioso
Il vino innocente
Il figlio dolce e buono
Che nato da mani violente
Non conosce il perdono
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10. |
Invecchio
04:48
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Sto invecchiando...
Fermo immobile
Mi giro ogni tanto
Calma nobile
Ne ho altri accanto
Ricordi confusi
Mi sto trasformando
Siamo qui rinchiusi
E non so da quando
Quando ero giovane
Era tutto diverso
Quando ero giovane
Quanto mi sono perso
E adesso che son maturato
Chi ne potrà godere?
Ora che tutto è cambiato
Ripenso a certe sere
Sere lontane
In cui mi chiedevo
"ripenserò mai
A quel che facevo?"
Mi domando se anche il mondo
Sia cambiato in questo tempo
Se son io che mi nascondo
Per non accusare il colpo
Invecchio
In vecchie parole
Incarto i ricordi
Invano inveisco
Verso orecchi
Ormai sordi
E io sto ancora dormendo
Passano gli anni e attendo
Nel mio timore segreto
Non voglio
Non voglio
Non voglio diventare aceto
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11. |
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instrumental
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12. |
Sono Caduto
03:11
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Uno strato sottile
Una fetta di vento
Una buca in cortile
Scavata nel pianto
Una corsa infinita
Mi rubano il tempo
Un bullone si svita
Il dado era lento
Un biscotto caduto
Ed un bacio mai dato
Un amore ad imbuto
Ed un posto sbagliato
Un giocattolo rotto
Caduto per strada
Un bastone ridotto
Per farne una spada
Ed ancora ritento
Riprendo e riparto
Dopo tutto contento
Mi lancio in un salto
E un'altra volta son caduto
Sul più bello mi han colpito
E neanche il tempo di un saluto
Un'altra rete mi ha fermato
Ed io stanco ed affamato
Che darei per un gelato
Volavo e mi hanno abbattuto
Ho ricevuto un altro sputo
So anche già che l'hai saputo
Uno sgambetto e mi hanno steso
Gettato in acqua con un peso
Ma io no, non mi sono ancora arreso!
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Vade Aratro Bologna, Italy
I Vade Aratro sono i pionieri dell'Heavy Metal agreste e suonano canzoni sporche di terra.
Sono nati nelle campagne intorno a Bologna insieme al grano del 2006 e stanno lavorando al proprio terzo album.
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